GOVERNANCE E GESTIONE DEL RISCHIO
cod. 1001831

Anno accademico 2010/11
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Economia degli intermediari finanziari (SECS-P/11)
Field
Aziendale
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
72 ore
di attività frontali
9 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Negli ultimi anni, in ragione del processo di integrazione e di globalizzazione dei mercati, è cresciuta sensibilmente negli operatori economici la percezione di un crescente rischio riconducibile all’andamento dei mercati finanziari.
In ragione di tali premesse, il corso nella sua prima parte si propone di esaminare, sia i principali fattori di rischio, sia le tecniche necessarie per una corretta gestione dei rischi stessi.
L’analisi viene sviluppata con riferimento ai rischi connessi:
ai tassi di interesse,
ai tassi di cambio,
alla variazione dei prezzi delle principali materie prime
Nella seconda parte del corso il primo obiettivo consiste nell’esaminare con quali modalità si contende la proprietà delle imprese nella prassi dei mercati finanziari dei paesi sviluppati e, in particolare, nel contesto italiano. Obiettivo di secondo livello è esaminare con quali regole si esercitano i diritti di proprietà da parte degli azionisti e con quali altre regole si esercitano i condizionamenti sul governo dell’impresa da parte dei finanziatori a titolo di debito.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

I principali contenuti della prima parte del corso possono essere individuati nei seguenti punti:
 la gestione dei rischi finanziari per le imprese non finanziarie: introduzione
 La valutazione, la misurazione e la gestione del rischio di tasso di interesse.
• L’esposizione al rischio di tasso di interesse nelle imprese: variabili determinanti, strumenti di controllo e logiche di gestione.
• Gli strumenti per la gestione del rischio di tasso di interesse.
• Analisi e discussione in piccoli gruppi di un caso aziendale sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di tasso di interesse.
• Il profilo economico-competitivo del rischio di cambio
• Il rischio di cambio da transazioni: monitoraggio dell’esposizione e nozione di “rischio”
• Strumenti tradizionali e strumenti derivati per la gestione del rischio di cambio
• La gestione del rischio di cambio
• Analisi e discussione in piccoli gruppi di un caso aziendale sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di cambio.
• Il futures sul petrolio e sui suoi derivati: descrizione e finalità di utilizzo.
• Analisi e discussione in piccoli gruppi di un caso aziendale sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di prezzo del petrolio.

I principali contenuti della seconda parte del corso possono essere individuati nei seguenti punti:
- La corporate governance: definizioni e ambito di studio;
- Il mercato della proprietà delle imprese;
- Il mercato per il controllo delle società quotate (le regole e il funzionamento);
- Il ruolo delle banche;
- Il ruolo degli investitori istituzionali;
- Diritti e ruolo delle minoranze nelle società quotate;
- La definizione di una strategia di remunerazione degli azionisti;
- L'accesso alla quotazione;
- Le privatizzazioni;
L'esercizio dei diritti di proprietà;
- Le regole e i ruoli in un consiglio di amministrazione;
- I meccanismi di controllo;
- Gli obiettivi del management e quelli degli azionisti;
- Gli obiettivi degli obbligazionisti e quelli degli azionisti;
- Gli obiettivi delle banche finanziatrici e quelli degli azionisti.

Programma esteso

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Bibliografia

HULL J. C., Opzioni, Futures e altri derivati, Pearson Prentice Hall, Milano, 2006.
CONTI C., Introduzione al Corporate Financial Risk Management, Pearson Prentice Hall, Milano, 2006
Pivato S., Misani N., Ordanini A., Perrini F., 2004, Economia e gestione delle imprese, Egea, Milano;
Airoldi G. e Forestieri G., 1998, Corporate Governance. Analisi e prospettive del caso italiano, Etas, Milano;
Masera R., 2006, La corporate governance nelle banche, Il Mulino, Bologna;
Tagliavini G. e Lanzavecchia A., a cura di, 2008, La gestione finanziaria di impresa: problemi e soluzioni, EIF-e.book, Treviso;
oltre a letture (dispense) che vengono messe a disposizione degli studenti.

Metodi didattici

La valutazione riguarda sia i risultati prodotti a livello individuale nell'ambito del progetto sul campo, sia l'esito di un colloquio sui profili teorici e metodologici trattati nel corso.
La valutazione del progetto si concentra sul contributo apportato in termini di capacità interpretativa, capacità di identificazione dei nessi causali tra fenomeni, capacità di analisi critica dei problemi e capacità di cogliere e rappresentare i collegamenti tra aspetti teorici ed operativi. Sono oggetto di valutazione inoltre le modalità espositive e la completezza delle informazioni raccolte e elaborate.

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto

Altre informazioni

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