Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato allo studio dell’arbitrato quale alternativa alla giurisdizione statale. La rapidità della decisione, vincolata a tempi determinati, la specializzazione degli arbitri, la riservatezza della procedura ne fanno uno strumento privilegiato di soluzione delle controversie. Il suo sviluppo nell’ambito del commercio internazionale, dovuto all’esigenza, avvertita dalle parti, di evitare i conflitti di giurisdizione cui può dar luogo la mondializzazione dei rapporti commerciali e finanziari, impone al giurista la conoscenza dell’istituto come disciplinato dal legislatore nazionale e dalle istituzioni permanenti di arbitrato.
Prerequisiti
Per poter sostenere l’esame di Diritto dell’arbitrato interno ed internazionale occorre aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto romano e Diritto processuale civile.
Contenuti dell'insegnamento
Controversie compromettibili - La convenzione arbitrale – Le parti dell’arbitrato – Gli arbitri – Le camere arbitrali – Il procedimento – I provvedimenti cautelari – La decisione arbitrale – Le impugnazioni – L’arbitrato estero - L’arbitrato commerciale internazionale. Le convenzioni internazionali – Il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze arbitrali straniere. <br />
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Programma esteso
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Bibliografia
G. VERDE, Lineamenti di diritto dell’arbitrato, Giappichelli , Torino, 2006 (n. pagg. 183). <br />
S. LA CHINA, L’arbitrato, Giuffrè, 2004 (n. pagg. 268). <br />
Le Convenzioni internazionali di New York (riconoscimento del lodo estero) e di Ginevra (arbitrato commerciale internazionale). <br />
Il regolamento di Arbitrato della Camera arbitrale della CCI di Parigi. <br />
Il regolamento della Camera arbitrale della CC di Milano. <br />
Metodi didattici
Lezioni frontali e seminari.
Modalità verifica apprendimento
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Altre informazioni
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