COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I
Partizione: Cognomi M-Z

Anno accademico 2008/09
1° anno di corso -
Docente
Settore scientifico disciplinare
Composizione architettonica e urbana (ICAR/14)
Field
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
120 ore
di attività frontali
8 crediti
sede: -
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

La lettura attenta del contesto, la conoscenza storico critica della città e del territorio, la consapevolezza della contemporaneità, intesa come evoluzione di un racconto ininterrotto della storia, esprime uno dei concetti primari del programma del Corso.

Prerequisiti

Contenuti dell'insegnamento

Il progetto di architettura deve esprimere, nelle intenzioni e nelle finalità del laboratorio, un percorso didattico tendente alla definizione di un preciso intento narrativo. La lettura attenta del contesto, la conoscenza storico critica della città e del territorio, la consapevolezza della contemporaneità, espressa come studio e costruzione di un programma, l' uso sapiente delle tecnologie e dei materiali, guidano la progettazione concepita come "racconto di architettura". Le lezioni teoriche facenti parte del ciclo di lezioni del primo semestre, mettono in evidenza “il principio narrativo del progetto”. Il progetto di architettura deve esprimere, nelle intenzioni e nelle finalità del laboratorio, un percorso didattico indirizzato all'espressione letterale di un racconto, che nasce dalla dialettica indubitabile che si stabilisce tra luogo e pensiero architettonico. Il corso vuole inoltre evidenziare, come l'architettura contemporanea, ma anche quella storico consolidata, sembri sperimentare nei suoi esiti più interessanti, la possibilità per il progetto di rapportarsi alle differenti "dimensioni" del contesto attraverso un dialogo innovativo tra funzioni, spazio e materiali della costruzione. La didattica del primo semestre si concentra sulla procedura compositiva di alcune esperienze progettuali Italiane dei primi anni Cinquanta fino alle soglie degli anni Sessanta, da Mario Ridolfi, Ignazio Gardella ad Adalberto Libera per giungere al pensiero teorico di Ernesto Nathan Rogers, che individua, nelle “preesistenze ambientali” un insegnamento fondante nella relazione tra contesto storico consolidato e il principio architettonico, tra tradizione ed innovazione. Gli anni ‘50 sono analizzati non solo storicamente come esperienza consolidata dalla critica di questi ultimi dieci anni, ma soprattutto come procedura compositiva di indubbia trasmissibilità, e come esperienza legata all'uso di tecniche costruttive della tradizione nell'innovazione del linguaggio. In questo senso vengono presentate alcune architetture manifesto del pensiero esercitato dall'esperienza italiana di quegli anni all'interno del panorama internazionale non solo coevo ma relativo alle influenze esercitate sugli sviluppi successivi. Un ciclo di lezioni viene dedicato all' esperienza della residenza privata anche quella dell'edificio pubblico di quegli anni da Casa Malaparte a Capri di Adalberto Libera, Casa Lina delle Marmore di Mario Ridolfi, il Palazzo della Rinascente a Roma di Franco Albini, a la Torre Velasca a Milanodi BBPR. Nel secondo semestre le lezioni presentano poi una serie di esperienze legate alle ricerche contemporanee della procedure compositive che abbiano affrontato il tema dell'edificio pubblico all'interno della città e dello spazio pubblico. Si tratta di una rilettura trasversale che tenta di mettere in luce non solo la posizione critica nei confronti dell'eterogeneo panorama di linguaggi del contemporaneo, ma soprattutto tenta di stabilire gli elementi di continuità e di invarianza tra storia e progetto. Un ciclo di lezioni si occupa dell'edificio e dello spazio pubblico (musei, teatri, piazze, auditorium ecc..) tra Europa e oltreoceano da Alvaro Siza, Ben Van Berkel, Peter Zumthor, Rem Koolhaas Frank O'Gehry, Steven Holl.

Programma esteso

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Bibliografia

La bibliografia qui riportata é strettamente necessaria, allo scopo di affrontare il corso nel suo insieme. Durante le lezioni e le revisioni, in occasione della discussione di temi specifici di progetto, verranno consigliate ulteriori letture. Cesare De Seta, Storia dell'architettura del Novecento, UTET. Kenneth Frampton, Tettonica e architettura: poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo,SKIRA. Aldo Rossi, L'architettura delle città, CLUP. Bruno Zevi, Storia dell'architettura moderna, Einaudi Editore

Metodi didattici

La didattica sarà articolata in lezioni e revisioni: le lezioni avranno temi connessi alle tematiche da affrontare nel progetto: lo spazio pubblico, l'edificio pubblico, l'edificio collettivo-ibrido, l'infrastruttura e la grande dimensione, la luce, i materiali, la tecnologia. Le revisioni, con cadenza settimanale, saranno l'occasione di confronto e sviluppo del lavoro, con l'ausilio degli strumenti classici della progettazione (modelli di studio, tavole grafiche, schizzi) oltre alla possibilità di discutere in modo collettivo mediante l'uso di proiezioni di diapositive o filmati multimediali. L'esame, sostenuto singolarmente da ogni studente, riguarderà la presentazione e la discussione dei temi svolti durante il corso attraverso gli strumenti già specificati (modelli di studio e di presentazione, disegni in scala opportuna e schizzi) ed un colloquio, questo da sostenere singolarmente sui temi svolti durante le lezioni. Sono obbligatori: la frequenza delle lezioni e la presenza alle revisioni settimanali. Il tema progettuale principale, sarà articolato secondo una serie di revisioni che si alterneranno ad esercitazioni extempore in classe. L'esposizione conclusiva, infatti, si articolerà in un progetto sull'area prescelta dallo studente tra le due a disposizione. Si tratta di un elaborato complessivo costituito da tavole in formato A1rimontate secondo un layout generale che contiene tutti gli elementi informativi del progetto ; tali elaborati dovranno essere presentati secondo le tecniche di rappresentazione che nel corso della didattica verranno specificate, secondo le scale che si riterranno opportune a partire dall'inserimento territoriale in scala 1:500 fino alla scala architettonica 1: 200, 1: 100 o 1:50.

Modalità verifica apprendimento

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Altre informazioni

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