TRADIZIONE CLASSICA E PALEOGRAFIA
cod. 1008124

Anno accademico 2018/19
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
MINARINI Alessandra
insegnamento integrato
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Insegnamento strutturato nei seguenti moduli:

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione. Gli studenti svilupperanno avanzate conoscenze e capacità di comprensione nel campo della tradizione e ricezione dei testi classici e nel campo della paleografia attraverso la lettura diretta di testi e grazie all’utilizzo di diverse fonti (manualistica, libri ed articoli di carattere scientifico, conferenze ecc.).
Conoscenza e capacità di comprensione applicate.Gli studenti saranno in grado di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione anche in un’ottica interdisciplinare, mostrando buone competenze nel collocare gli autori classici nel loro contesto storico-culturale, anche in vista di un elaborato di ricerca, nel riconoscere, leggere e descrivere i vari tipi di scritture, librarie e documentarie, dalle origini al XV secolo .Saranno rinforzate le capacità di comprensione e le abilità nel risolvere problemi relativamente a tematiche nuove o non familiari, appartenenti a contesti più ampi o interdisciplinari connessi al proprio settore di studio.
Autonomia di giudizio. Gli studenti svilupperanno capacità di raccolta e interpretazione dati utili a formulare giudizi autonomi relativi alla ricezione della tradizione classica e alla paleografia, anche attraverso relazioni orali su tematiche inerenti alla materia, anche con riflessioni trasversali su altre culture antiche e moderne. Saranno in grado di integrare le conoscenze, gestire la complessità e formulare giudizi basati su informazioni limitate o incomplete.
Abilità comunicative Grazie al focus specifico posto sulle competenze comunicative inerenti alla tradizione classica e alla paleografia, gli studenti sapranno comunicare con chiarezza e proprietà di linguaggio, informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti. Sapranno formulare conclusioni in modo chiaro, sostenuto dalle conoscenze. Saranno inoltre in grado di spiegare la ratio sottesa alle proprie conclusioni.
Capacità di apprendere. Grazie all’impianto generale del corso che mette al centro i processi d’apprendimento di un habitus critico e storico, gli studenti svilupperanno capacità di apprendimento necessarie per continuare a studiare, in modo autonomo e prevalentemente autodiretto in percorsi di formazione permanente e continua.

Prerequisiti

Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Tradizione classica. Identità in crisi: maschera e doppio dalla commedia latina a all'età moderna.
Il tema del doppio, nelle sue varie manifestazioni ( identità sdoppiata,
sosia, gemelli ecc.), percorre nel tempo svariate letterature, oltre ad
essere stato oggetto – è noto – di studi di carattere psicoanalitico. Il corso
ne evidenzierà il trattamento nellle letterature antiche e lo sviluppo
successivo.
Paleografia. “Excursus” storico sulle scritture latine librarie e documentarie dall’antichità all’invenzione della stampa. Cenni di codicologia e di diplomatica. Lettura ed analisi delle varie scritture con l’ausilio delle tavole fac-similari delle raccolte classiche e delle riproduzioni digitalizzate di codici e documenti manoscritti ora disponibili in rete.

Programma esteso

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Bibliografia

Tradizione classica. S. Tatti, Classico: storia di una parola, Roma 2015.
M.Fusillo, L’altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio, Modena Mucchi ed. 2012.
M. Bettini, Le orecchie di Hermes: studi di antropologia e letterature
classiche, Torino Einaudi 2000 (cap. V: Sosia e il suo sosia: pensare il
“doppio” a Roma).
Ulteriore bibliografia verrà fornita durante il corso.
Paleografia.
Manuale:
Giulio BATTELLI, “Lezioni di paleografia”, IV ed., Città del Vaticano, Libreria editrice Vaticana, 1999, e successive ristampe (in testa al frontespizio: Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica).

2. Letture critiche a scelta (obbligatoria almeno una tra le seguenti):
Armando PETRUCCI, “Prima lezione di paleografia”, Roma-Bari, GLF editori Laterza, 2002, e successive ristampe (Universale Laterza, 811; Prime lezioni).

o in alternativa

Giorgio COSTAMAGNA, “Perché scriviamo così. [Invito alla paleografia latina]”, Roma, Il centro di ricerca, 1987 (Fonti e studi del Corpus membranarum Italicarum. 1a ser., Studi e ricerche, 26). Disponibile in linea al seg. indirizzo: http://dl.icar.beniculturali.it/biblio/_view_collana.asp?ID_COLLANA=2&NO....

3. Materiale distribuito durante il corso.

4. Una lista di letture consigliate (ma non obbligatorie) sarà fornita durante il corso

Metodi didattici

Tradizione classica. Lezioni frontali ed esercitazioni. Gli studenti saranno stimolati a intervenire con discussioni e seminari
Paleografia, Lezioni frontali, esercitazioni, seminari, visite guidate.
Tutto il materiale didattico (tavole, diapositive, ecc.) usato durante il corso sarà caricato sulla piattaforma “Elly”, http://elly.dusic.unipr.it/2017/.

Modalità verifica apprendimento

L’esame consiste in una verifica finale orale sugli argomenti del programma. Per Tradizione classica gli studenti dovranno mostrare competenze specialistiche nel campo della tradizione e ricezione dei testi classici, collocando gli autori classici nel loro contesto storico-culturale. Per Paleografia dovranno mostrare competenze nella conoscenza della storia della scrittura latina e la capacità di riconoscere, leggere, descrivere i vari tipi di scritture, librarie e documentarie, dalle origini al XV secolo. L’esame consiste in una o più domande sulla storia della scrittura latina e nella lettura e nell’analisi di una o più tavole a scelta dell’insegnante .Criteri di valutazione : chiarezza nell’esposizione, proprietà di linguaggio ed uso del lessico specialistico, capacità di rielaborazione dei contenuti, capacità di collegamenti interdisciplinari, uso del lessico specialistico, pertinenza delle risposte. La sufficienza sarà raggiunta in caso di risposta corretta al 60% delle domande poste. La valutazione è in trentesimi. Il punteggio finale dell’esame integrato sarà la media matematica dei punteggi dei moduli di frequenza.

Altre informazioni

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