STORIA DELLA METAFISICA
cod. 1006274

Anno accademico 2020/21
3° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia (M-FIL/06)
Field
Discipline filosofiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
60 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Alla fine del corso lo studente:

1. conoscerà i problemi fondamentali affrontati dalla fenomenologia di Edmund Husserl; comprenderà quale nesso sussiste tra realtà e valore secondo le prospettive fenomenologiche di Max Scheler e Nicolai Hartmann; sarà in grado di collocare la fenomenologia all’interno del dibattito tra realismo e idealismo con particolare riferimento a questioni di ordine etico (descrittore 1);
2. conoscerà il lessico filosofico di riferimento. Particolare attenzione – sia dal punto di vista teorico che storico-filosofico – sarà riservata ai termini: percezione, emozione, valore, atteggiamento, a priori materiale, intuizione eidetica. Lo studente rafforzerà inoltre le capacità di orientarsi nella storia della filosofia riuscendo a cogliere chiaramente in che modo la fenomenologia problematizza il rapporto tra realtà e idealità e in che cosa consista il realismo morale fenomenologico (descrittore 2);
3. sarà in grado di prendere posizione sulle problematiche affrontate durante il corso e di cogliere analogie e differenze tra le teorie degli autori affrontati (descrittore 3);
4. svilupperà l’abilità di argomentare a favore delle tesi sostenute tenendo presente il contesto storico-filosofico di riferimento. Sarà in grado di leggere e comprendere in maniera autonoma le opere degli autori in programma d’esame e di cogliere il ruolo determinante svolto dalla fenomenologia all’interno della storia della filosofia contemporanea (descrittori 4-5) e della disputa tra idealisti e realisti in relazione a problemi di ordine pratico-valutativo.

Prerequisiti


Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Valore e realtà: prospettive fenomenologiche

La fenomenologia rappresenta una pagina fondamentale della storia del dibattito tra realisti e idealisti in quanto propone un approccio capace, almeno in parte, di sanare la cesura tra realtà e idealità. Si tratta di un problema che interessa anche l’ambito etico-pratico se si tiene conto dell’attenzione che proprio alcuni esponenti del movimento fenomenologico hanno riservato al rapporto valori/realtà. Al fine di chiarire il modo del tutto peculiare in cui la fenomenologia problematizza il rapporto tra sfera reale e ideale, la prima parte del corso è rivolta a illustrare i concetti maggiormente rilevanti della tradizione di pensiero inaugurata da Edmund Husserl. Nella seconda parte vengono invece presentate e discusse le modalità mediante le quali Max Scheler e Nicolai Hartmann problematizzano il rapporto tra valore e realtà.

Programma esteso

Valore e realtà: prospettive fenomenologiche

E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro primo: Introduzione generale alla fenomenologia pura, (1913), Einaudi, Torino 2002, § 63-96 (pp. 157-246) e §§ 136-153 (pp. 338-382)

M. Scheler, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, (1913-1916), Bompiani, Milano 2013, pp. 111-234 e 643-679.

N. Hartmann, Etica. Fenomenologia dei costumi (1926), Guida, Napoli 1969, pp. 165-223.




Letture integrative e per studenti non frequentanti (facoltative)

G. Piana, I problemi della fenomenologia, lulu.com 2013, (prima edizione: Mondadori, Milano 1966; seconda edizione rivista da V. Costa (2000).

V. Costa, Il movimento fenomenologico, La Scuola, Brescia 2014.

D. Zahavi, La fenomenologia di Husserl, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011.

G. Cusinato, Max Scheler. Esistenza della persona e radicalizzazione della fenomenologia, FrancoAngeli, Milano 2007.

G. D’Anna, Realismi. Nicolai Hartmann «al di là» di realismo e idealismo, Morcelliana, Brescia 2013.

Bibliografia

E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro primo: Introduzione generale alla fenomenologia pura, (1913), Einaudi, Torino 2002, §§ 63-96 (pp. 157-246) e §§ 136-153 (pp. 338-382).

M. Scheler, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, (1913-1916), Bompiani, Milano 2013, pp. 111-234 e 643-679.

N. Hartmann, Etica. Fenomenologia dei costumi (1926), Guida, Napoli 1969, pp. 165-223.

Metodi didattici

Lezioni frontali, discussione sui principali temi tratti nel corso. Lettura e commento di testi.

Le lezioni si svolgeranno in presenza e/o in modalità a distanza (in streaming e/o tramite registrazioni video).

Modalità verifica apprendimento


L’esame consiste in un colloquio orale rivolto a verificare: 1) la conoscenza degli argomenti trattati e delle opere in programma; 2) la capacità di collocare le problematiche all'interno dell'orizzonte storico-filosofico di riferimento.
Valutazioni:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti.
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata.
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta.
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta.
21-23: conoscenza generalmente buona ma superficiale. Espressione spesso non appropriata.
18-21: sufficiente. Conoscenza parziale dei contenuti in programma d'esame. Espressione non appropriata.
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti.

Altre informazioni


Informazioni dettagliate, materiale didattico integrativo saranno disponibili sulla pagina Elly del corso.