GOVERNANCE E RISCHI NELLE IMPRESE
cod. 1010841

Anno accademico 2023/24
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Doriana CUCINELLI - Gino GANDOLFI - Massimo REGALLI
Settore scientifico disciplinare
Economia degli intermediari finanziari (SECS-P/11)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
84 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il primo e il secondo modulo dell’insegnamento si propongono di esaminare, sia i principali fattori di rischio, sia le tecniche necessarie per una corretta gestione dei rischi stessi. Dopo aver illustrato la struttura dell’enterprise risk management, l’analisi viene sviluppata con riferimento ai rischi puri e ai rischi finanziari (questi ultimi in relazione ai tassi di interesse, ai tassi di cambio e alla variazione dei prezzi delle principali materie prime).
Al termine dell’insegnamento, gli studenti avranno acquisito: le conoscenze necessarie per comprendere i principali rischi puri e finanziari cui può risultare esposta un’impresa non finanziaria, nonché le tecniche necessarie per una corretta gestione dei rischi stessi; la capacità di applicare le conoscenze acquisite per poter svolgere con successo esercitazioni e casi aziendali relativi alla gestione dei rischi finanziari che verranno affrontati nel secondo modulo dell’insegnamento; la capacità critica (autonomia di giudizio) per valutare in modo autonomo le problematiche connesse all’esposizione e alla copertura dei rischi finanziari per le imprese non finanziarie da un lato, e le problematiche connesse all’esposizione ai rischi puri dall’altro; le abilità consistenti nell’utilizzare un linguaggio tecnico appropriato nel comunicare con direttori finanziari, tesorieri e consulenti aziendali con riferimento alle problematiche connesse alla gestione dei rischi finanziari e di comunicare con le strutture di controllo interno per l’identificazione, valutazione e gestione dei rischi puri; le capacità di apprendere attraverso il metodo logico dell’individuazione dei problemi e l’analisi critica delle soluzioni adottate, nonché la capacità di lavorare in team.

Al termine del III modulo gli studenti dovrebbero avere sviluppato le seguenti competenze:
a) Conoscenza e capacità di comprensione: Un obiettivo del corso è quello di conoscere con quali modalità si contende la proprietà delle imprese nella prassi dei mercati finanziari dei paesi sviluppati e, in particolare, nel contesto italiano. Si esamineranno le regole con cui si esercitano i diritti di proprietà da parte degli azionisti e con quali altre regole si esercitano i condizionamenti sul governo dell’impresa da parte dei finanziatori.
b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Il corso intende illustrare, mostrare l’applicazione e valutare gli effetti delle disposizioni e degli strumenti di governance, di incentivazione del management, di resistenza al takeover, ecc..
c) Autonomia di giudizio : Il corso cerca di contribuire allo sviluppo di un atteggiamento critico sul tema della corporate governance, sul ruolo delle banche e dei mercati finanziari nella gestione e nel controllo delle imprese oltre che sulle peculiarità della governance nelle banche.
d) Abilità comunicative: Il corso vuole formare persone in grado di interagire con gli imprenditori, con le banche, con il management e con i consulenti aziendali con riguardo ai temi della governance d’impresa e della creazione del valore.
e) Capacità di apprendere: Il corso mira in sostanza a fornire agli studenti i principali elementi per permettere loro di sviluppare, implementare e valutare le scelte d'impresa in un'ottica di creazione del valore per tutti gli stakeholders

Prerequisiti

NO

Contenuti dell'insegnamento

MOD. 1
• Il risk management
• I modelli di enterprise risk management
• Il sistema di controllo interno
• I rischi puri
- - Rischio reputazionale
- - Sostenibilità e tassonomia
- - I rischi operativi
• I rischi derivanti dall’attività internazionale
• Le imprese multinazionali e analisi del contesto competitivo internazionale
• L’internazionalizzazione delle imprese
• Il rischio paese
• Gli altri rischi legati al commercio internazionale
• La gestione dei rischi contrattuali e di trasporto
• La gestione dei rischi paese e di controparte
• Il cambio ed il mercato dei cambi
• L’esposizione transattiva al rischio di cambio
• L’esposizione operativa al rischio di cambio
• Gli strumenti per la gestione del rischio di cambio
• La definizione, la valutazione, la misurazione e la gestione del rischio di tasso di interesse.
• Gli strumenti per la gestione del rischio di tasso di interesse.

MOD. 2

• Esercitazioni e casi aziendali sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di tasso di interesse.
• Il futures sul petrolio e sui suoi derivati: descrizione e finalità di utilizzo.
• Esercitazioni e casi aziendali sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di prezzo del petrolio.


MOD. 3
Mercati finanziari e intermediari contribuiscono a determinare le soluzioni di governo delle imprese. I soggetti che hanno diritti iscritti nel passivo delle imprese hanno modalità incisive per influenzare le decisioni di rilievo nella definizione della strategia aziendale, nella scelta del management e in altri casi di rilievo. Il mercato finanziario è poi anche il luogo dove si contende la proprietà delle imprese, ossia dove si definiscono le modificazioni dell’assetto di controllo e, quindi, di governo delle imprese.

Programma esteso

MOD. 1
• Il risk management
• I modelli di enterprise risk management
• Il sistema di controllo interno
• I rischi puri
- - Rischio reputazionale
- - Sostenibilità e tassonomia
- - Rischi operativi
• I rischi derivanti dall’attività internazionale
• Le imprese multinazionali e analisi del contesto competitivo internazionale
• L’internazionalizzazione delle imprese
• Il rischio paese
• Gli altri rischi legati al commercio internazionale
• La gestione dei rischi contrattuali e di trasporto
• La gestione dei rischi paese e di controparte
• Il cambio ed il mercato dei cambi
• L’esposizione transattiva al rischio di cambio
• L’esposizione operativa al rischio di cambio
• Gli strumenti per la gestione del rischio di cambio
• La valutazione, la misurazione e la gestione del rischio di tasso di interesse.
• Gli strumenti per la gestione del rischio di tasso di interesse.

MOD. 2

• Esercitazioni e casi aziendali sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di tasso di interesse.
• Il futures sul petrolio e sui suoi derivati: descrizione e finalità di utilizzo.
• Esercitazioni e casi aziendali sulle problematiche connesse all’esposizione e alla copertura del rischio di prezzo del petrolio.


MOD. 3
Mercati finanziari e intermediari contribuiscono a determinare le soluzioni di governo delle imprese. I soggetti che hanno diritti iscritti nel passivo delle imprese hanno modalità incisive per influenzare le decisioni di rilievo nella definizione della strategia aziendale, nella scelta del management e in altri casi di rilievo. Il mercato finanziario è poi anche il luogo dove si contende la proprietà delle imprese, ossia dove si definiscono le modificazioni dell’assetto di controllo e, quindi, di governo delle imprese.

Bibliografia

MOD. 1
- Libro a cura di McGrawh Hill Create
- Options, Futures, and Other Derivatives, J. Hull, Pearson

MOD. 2
- Options, Futures, and Other Derivatives, J. Hull, Pearson
- Casi aziendali ed esercitazioni distribuite in aula a cura del docente.

MOD. 3
In corso di definizione

Metodi didattici

MOD. 1
• Acquisizione delle conoscenze: lezioni frontali
• Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze: esercitazioni
• Acquisizione dell’autonomia di giudizio: durante il modulo gli studenti verranno stimolati a individuare pregi e difetti degli strumenti finanziari derivati per quanto riguarda i rischi finanziari e verranno stimolati a individuare soluzioni per l’individuazione, valutazione e gestione dei rischi puri.
• Acquisizione delle capacità di apprendimento: per ogni argomento si partirà dall’illustrazione del problema da risolvere e si analizzeranno criticamente le soluzioni adottate.
• Acquisizione del linguaggio tecnico: durante l’insegnamento verrà illustrato il significato dei termini comunemente usati dalla comunità finanziaria.

MOD. 2
• Acquisizione delle conoscenze: lezioni frontali
• Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze: esercitazioni
• Acquisizione dell’autonomia di giudizio: durante il modulo gli studenti verranno stimolati a individuare le soluzioni ottimali da adottare per una corretta gestione dei rischi finanziari.
• Acquisizione delle capacità di apprendimento: per ogni argomento si partirà dall’illustrazione del problema da risolvere e si analizzeranno criticamente le soluzioni adottate.
• Acquisizione del linguaggio tecnico: durante l’insegnamento verrà illustrato il significato dei termini comunemente usati dalla comunità finanziaria.

MOD. 3
Acquisizione delle conoscenze: lezioni frontali.
Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze: esempi, casi ed esercitazioni.
Acquisizione dell’autonomia di giudizio: durante il modulo gli studenti verranno stimolati a individuare pregi e difetti dei modelli e delle soluzioni utilizzabili nei differenti contesti.
Acquisizione delle capacità di apprendimento: per ogni argomento si cercherà di partire dall’illustrazione del problema da risolvere e si analizzeranno criticamente le soluzioni possibili e/o adottate e adottabili.
Acquisizione del linguaggio tecnico: durante l’insegnamento verrà illustrato il significato dei termini comunemente usati dalla comunità finanziaria.

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto.
Sono possibili prove parziali.
La durata complessiva dell'esame scritto è di 1 ora e 30 minuti

Il punteggio finale sarà definito in modo proporzionale sulla base dei CFU attribuiti a ciascun modulo.

L’esame sarà così composto:
Per il primo modulo:
Le conoscenze verranno accertate con 5 domande a risposta multipla a cui verrà assegnato 1 punto per ogni risposta corretta
La capacità di applicare le conoscenze sarà accertata con 1 esercizio a cui saranno assegnati 5 punti
La capacità di comunicare con un linguaggio tecnico appropriato sarà valutata con 2 domande a risposta multipla a cui sarà attribuito 1 punto ciascuno
L’autonomia di giudizio e la capacità di apprendere verranno accertate con una domanda semi-aperta a cui sarà attribuito un punteggio di 5.5 punti

Il punteggio finale relativo al II modulo dell’insegnamento di Governance e gestione del rischio è pari a 5/30 e verrà calcolato secondo la seguente modalità:
Le conoscenze e la capacità di comunicare con linguaggio tecnico appropriato verranno accertate con 1 domanda a risposta chiusa che verrà valutata 1 punto;
Le capacità di applicare le conoscenze verranno accertate con 1 esercizio che verrà valutato fino a 4 punti.

Per il terzo modulo, il punteggio finale dell’insegnamento è pari a punti 7,5/30 e verrà calcolato secondo la seguente modalità: le conoscenze, la capacità di comunicare con un linguaggio tecnico e l'autonomia di giudizio saranno valutate attraverso una domanda aperta di 5 punti. Le conoscenze e la capacità di applicare le conoscenze verranno inoltre accertate con una o più domande a risposta multipla a cui saranno attribuiti 2,5 punti.

La lode verrà assegnata a quegli studenti particolarmente meritevoli che, oltre ad avere rispettato i requisiti necessari per ottenere la valutazione piena, nello svolgimento della prova abbiano complessivamente dimostrato un’apprezzabile conoscenza sistematica dell’argomento, un’ottima capacità di applicare le conoscenze acquisite allo specifico problema in oggetto, una rilevante autonomia di giudizio, nonché una cura particolare nella stesura formale dell’elaborato.

È severamente vietato l’utilizzo di dispositivi elettronici tipo smartphone, smartwatch, tablet, ecc.

I risultati della prova scritta saranno pubblicati sul portale ESSE3 e gli studenti potranno visionare gli esiti delle prove, previo appuntamento con il docente.

Altre informazioni

NO