LINGUAGGI TEATRALI DELLA CONTEMPORANEITA'(CON WORKSHOP)
cod. 1009396

Anno accademico 2020/21
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Paola DONATI - Roberta Pierangela GANDOLFI
Settore scientifico disciplinare
Discipline dello spettacolo (L-ART/05)
Field
Metodologie, analisi e tecniche della comunicazione
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
66 ore
di attività frontali
9 crediti
sede:
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: si mira a trasmettere una conoscenza di base dei registri espressivi del teatro contemporaneo e, per esteso, della modalità performativa di comunicazione che riguarda tante pratiche culturali, politiche e sociali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: al termine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di individuare e riconoscere, nel vasto campo della cultura contemporanea, le pratiche teatrali e performative e i loro specifici modi di operare.
Autonomia di giudizio. A conclusione del corso gli studenti dovrebbero aver maturato una educazione alla spettatorialità, che comprende la capacità di formulare giudizi autonomi e motivati rispetto alla comunicazione teatrale e performativa.
Abilità comunicative. A conclusione del corso gli studenti dovrebbero aver conseguito la capacità di comunicare ed esporre i modi di operare delle arti dello spettacolo con ricorso al lessico e alla terminologia specifici e appropriati.
Capacità di apprendimento. Allenamento a capire limiti e confini, contesti e strumenti, entro i quali vanno impostati l’osservazione e lo studio del teatro e della performance contemporanea.

Prerequisiti

Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Il corso insegna a ‘pensare il teatro’ e introduce ai linguaggi teatrali e performativi della contemporaneità. Si prenderà in considerazione il campo della produzione teatrale e le sue consolidate e plurali modalità di ideazione e composizione dello spettacolo: recitazione, drammaturgia, regia, scenografia, scrittura scenica sono ‘linguaggi’ che poggiano su antiche consuetudini, oggi aperti e interconnessi ai registri espressivi della contemporaneità. Si percorrerà l’ampio spettro delle arti performative (o live arts), quelle arti che costruiscono una partitura in movimento e la eseguono e replicano in presenza di un pubblico, pratiche artistiche che vivono nell’interazione diretta fra performer e spettatori, nell’hic et nunc della relazione fra chi agisce e chi assiste all’azione (o è invitato a parteciparvi).

Programma esteso

Nelle sei settimane di lezione, oscilleremo dal campo specifico del teatro (A) all’ampio spettro delle attività performative (B) toccando i seguenti punti:
A. Il TEATRO:
• Nozioni storico/teoriche sul teatro di prosa. I suoi codici espressivi: recitazione, drammaturgia, regia, scrittura scenica. Il teatro come arte di relazione: la diade attore/spettatore. Materialità e immaterialità dei registri teatrali. La scena teatrale nel sistema delle arti e della comunicazione in Occidente, nel Novecento ed oltre: suo spazio, ruolo, significato sociale e culturale, sua marginalità e specificità.
• Educazione alla spettatorialità; fruizione e comprensione dell’evento scenico: visione di due spettacoli presso i teatri di Parma, analisi collettiva e partecipata, secondo specifiche linee-guida.

B. L’AMPIO SPETTRO DELLE ATTIVITA PERFORMATIVE
• Nozioni storico/teoriche sul concetto di ‘cultura in azione’ e sulle prospettive aperte dai performance studies, che invitano ad osservare e analizzare le performance artistiche e sociali nello spazio urbano.
• Incontri e presentazioni di progetti contemporanei di arte partecipata che coinvolgono il gioco e l’immaginario teatrale, e di pratiche performative nello spazio pubblico che hanno intento di comunicazione etico/politica (attivismo femminista, ecologista, Black Lives Matter, altro..).

Bibliografia

Per tutti:
• Un’agile guida di introduzione agli studi teatrali: Luigi Allegri, Invito a Teatro, Laterza 2017
• Due testi drammatici (un classico e un contemporaneo, entrambi reperibili nella collezione teatrale EINAUDI o anche in altre edizioni): Molière, Il malato immaginario; Peter Weiss, L’istruttoria
• SAGGISTICA SCARICABILE DA ELLY ALLA SEZIONE “TEATRO”; comprende un Lemmario; una poesia di Bertolt Brecht, dal titolo Il teatro di ogni giorno (dalla raccolta dei suoi Scritti teatrali); il volume a cura di Roberta Gandolfi, Quanto dista il teatro? (Titivillus 2018), del quale sono materia d’esame la prima parte fino a p. 61, e il saggio di Marco Deriu, pp. 82-103

• I power point della docente sugli argomenti affrontati e discussi a lezione (scaricabili da elly alla sezione TEATRO): Spazi del teatro e architetture teatrali; Le arti performative; Quanto dista il teatro?; Marginalità del teatro; Teatro e replicabilità; “Come se”, il gioco del teatro fra immaginazione e mimesi

Per i non frequentanti:
• L’esame prevede una solida conoscenza della storia del teatro, attraverso lo studio di due volumi aggiuntivi*:
1. Silvana Sinisi e Isabella Innamorati, Storia del teatro. Lo spazio scenico dai greci alle avanguardie, edizioni Bruno Mondadori, 2003 (o edizioni successive)
2. Roberta Gandolfi, Un’istruttoria lunga più di 30 anni. Teatro, memoria, olocausto al Teatro Due di Parma, Mimesis, 2017
*Il primo volume è quello da cui i non frequentanti devono partire per affrontare lo studio dell’intero corso. Il secondo volume (scaricabile da ELLY) accompagna la lettura del testo drammatico di Peter Weiss, L’Istruttoria, e permette di contestualizzarlo, per avvicinarsi ad un importante filone del teatro contemporaneo, quello del teatro documentario.

Metodi didattici

Si farà ricorso a lezioni frontali con l’ ausilio di audiovisivi per la trasmissione delle conoscenze storiche e metodologiche di base (modi di operare delle pratiche teatrali e performative) e per la trasmissione del lessico specifico alle discipline dello spettacolo. Si farà altresi ricorso ad incontri guidati dalla docente per l’esemplificazione del vasto spettro delle attività performative. L’esperienza della fruizione teatrale, con almeno uno spettacolo in programma in altrettante matinée, seguiti da una analisi critica e partecipata condotta dalla docente, è un’ulteriore forma di didattica che verrà messa in campo. Grazie al workshop si sperimenteranno anche metodi attivi di conoscenza delle arti della scena.

Modalità verifica apprendimento

L’esame è scritto e contiene domande aperte, riferite ai temi trattati a lezione e durante il workshop e ai contenuti dei testi in bibliografia per l’esame.
ULTERIORI E IMPORTANTI INDICAZIONI SULLE MODALITA D'ESAME SONO REPERIBILI SU ELLY (https://elly2020.dusic.unipr.it) selezionando l'esame LINGUAGGI TEATRALI E PERFORMATIVI DELLA CONTEMPORANEITA' e aprendo il file intitolato "Il programma, la bibliografia, le modalità d'esame".

La valutazione viene espressa con voti numerici (da 18 a 30/30). Gli indicatori di valutazione sono la conoscenza dei contenuti minimi del corso, la capacità di esprimersi in merito alle arti dello spettacolo utilizzando il lessico e le terminologie specifiche imparate studiando, la capacità di trasmettere informazioni in modo competente e convincente. Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un livello accettabile di performance dello studente; i punteggi medi (24-26/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello discreto, i punteggi più alti (27-30/30) vengono assegnati a chi dimostri di aver raggiunto un livello da ottimo a eccellente degli indicatori di valutazione sopraelencati.ULTERIORI INDICAZIONI SULLE MODALITA

Altre informazioni

Le lezioni procedono in stretta correlazione al worshop previsto presso il Teatro Due, che si intende non come un’aggiunta al corso, ma come parte integrante di esso. Con i conducenti del workshop si sono concertati i temi da affrontare e gli obiettivi formativi comuni, in modo da offrire agli studenti un approccio organico, di tipo teorico e pratico, alle arti della scena