STORIA DELLA MESSA IN SCENA E DELLA REGIA TEATRALE
cod. 1006665

Anno accademico 2018/19
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Discipline dello spettacolo (L-ART/05)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire allo studente, nel quadro dei Descrittori europei per le lauree magistrali (Dublin descriptors), gli strumenti per sviluppare le conoscenze e la capacità di comprensione dello spettacolo teatrale attraverso l’esegesi e l’interpretazione critica delle sue fonti scritte e visive (primo descrittore).
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di:

- applicare tali conoscenze e capacità nell’affrontare in maniera autonoma la lettura critica dell’ evento teatrale, riuscendo a inquadrarlo nel contesto storico e culturale di riferimento (2° Descrittore);
- gestire la complessità del giudizio e dell’informazione sull’attività teatrale e sui suoi diversi attori (3° Descrittore);
- comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le conoscenze acquisite attraverso la terminologia specialistica (4° Descrittore);
- sviluppare ulteriori capacità di apprendimento autonomo nello studio e nell’approfondimento critico della messa in scena e della regia teatrale, avvalendosi delle varie metodologie d’indagine storico-artistica (5° Descrittore).

Come soglia minima di apprendimento si intende la capacità dello studente di orientarsi nella storia della messinscena e della regia, applicando all’ interpretazione critica degli allestimenti teatrali una corretta metodologia di analisi.

Prerequisiti

Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

IL corso insegna, in una prima parte, a leggere la storia dello spettacolo
dall'angolatura delle sue culture allestitive e dei diversi paradigmi che le
informano attraverso la storia e la geografia del mondo occidentale.
Questa prima parte fa ricorso a fonti e documenti visivi e introduce a
questioni di metodo necessarie ad affrontare la storia dello spettacolo.
La seconda parte del corso si volge verso quell’indirizzo degli studi
teatrali che si chiama, in inglese, play in performance (o play in
production): civiltà teatrali differenti si relazionano a un’opera
drammatica in modo completamente diverso, modificando occasione,
idea, contesto, principi dell’allestimento e della recitazione. Un classico
di Molière, "IL Tartufo", sarà l’occasione per un excursus nei modi di
operare della scena francese del Seicento, ai tempi del classicismo e
della polarità fra commedia e tragedia, e poi nel contemporaneo,
interrogandosi sulle logiche degli adattamenti e delle riscritture
drammatiche e sceniche nell'epoca della regia teatrale. L’insegnamento
si avvale di fonti audio e video e coinvolge gli studenti nella creazione di
piste d’indagine per esplorare il tema del corso lungo singoli casi di
studio.

Programma esteso

Titolo: "Tartufi, ipocriti e impostori. Messe in scena, regie, visioni, da
Molière al contemporaneo".

FONDAMENTI METODOLOGICI tot 12 ore
Le culture allestitive nella storia: fonti, modelli, paradigmi
Testi in inglese
Italian

INTRODUZIONE STORICO/CRITICA tot 6 ore
IL teatro del Seicento francese, fra tragedia e commedia
Molière uomo di teatro e drammaturgo
Guida alla lettura de "Il Tartufo"

PERCORSI E STUDI DI CASO tot 12 ore
IL Tartufo a Versailles (1664) e nella Francia del secondo Seicento
Adattamenti e riscritture novecentesche, nell'epoca del teatro di regia.
Visioni: "Il Tartufo" nelle arti figurative e al cinema

Bibliografia

Sono materia d’esame:

1. Molière, IL Tartufo
2. Bulgakov, Vita del signor di Molière
3. Saggi critici a disposizione sulla piattaforma Elly a partire dall'inizio del
corso
4. (solo per chi non abbia mai sostenuto un esame universitario attinente
alle discipline dello spettacolo): Silvana Sinisi e Isabella Innamorati, Storia
del teatro. Lo spazio scenico, dai greci alle avanguardie, Milano, Bruno
Mondadori, 2003

Metodi didattici

Lezioni frontali con ausilio di materiale audio e video

Ricerche e lavoro seminariale su studi di caso

Modalità verifica apprendimento

a) Verifica orale in itinere: percorsi individuali di lettura del testo
drammatico, individuazione e argomentazione di un nodo drammatico
La valutazione di questa verifica viene espressa con giudizi -insufficiente,
sufficiente, discreto, buono, ottimo- e contribuisce nella misura di circa
un decimo al voto finale dell'esame.
b) Lezione su studio di caso. Costituisce prova d'esame e come tale verrà
valutata una esposizione su casi di studio attinenti alla materia in esame,
rivolta all'intera classe, frutto di ricerca effettuata in piccoli gruppi e
coordinata e guidata dalla docente. La valutazione viene espressa con
voti numerici (da 18 a 30/30) e incide per il 50 per cento sul risultato
dell'esame.
c) Verifica orale sugli argomenti trattati a lezione e sui testi in
bibliografia. La valutazione viene espressa con voti numerici (da 18 a
30/30) e incide per il 40 per cento sul risultato dell'esame. L'esame orale
verterà sulla discussione dello scritto e sull'approfondimento dei temi
trattati durante le lezioni e sviluppati all'interno dei testi indicati nella
bibliografia d'esame. Gli indicatori di valutazione sono la conoscenza dei
contenuti minimi del corso, la capacità di esprimersi in merito alle arti
dello spettacolo utilizzando il lessico e le terminologie specifiche imparate
a lezione, la capacità di trasmettere informazioni e analisi in modo
competente e convincente, sia a specialisti che a non specialisti.
Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un livello
accettabile di performance dello studente; i punteggi medi (24-27/30)
vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello
discreto, i punteggi più alti (27-30/30) vengono assegnati a chi dimostri di
aver raggiunto un livello da ottimo a eccellente degli indicatori di
valutazione sopraelencati.

Altre informazioni

Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente, per mail o a ricevimento, in merito al programma e alla modalità di studio.